(ANSA) - TERAMO, 28 OTT - Con asta telescopica e corda hanno
tentato di introdurre droga e cellulari nel carcere di Teramo,
ma sono stati fermati e arrestati dal personale di Polizia
Penitenziaria. Ne dà notizia Giuseppe Pallini, segretario del
Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe).
"Il Sappe - dichiara Pallini in una nota - si congratula con
le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria teramana per
la brillante operazione e chiede per loro un riconoscimento
premiale ai vertici dell'amministrazione. Da tempo denunciamo
che la sicurezza interna delle carceri è stata annientata da
provvedimenti scellerati come la vigilanza dinamica, il regime
aperto, dall'aver tolto le sentinelle della Polizia
Penitenziaria di sorveglianza dalle mura di cinta".
Complimenti al personale di Polizia Penitenziaria del Reparto
di Teramo anche da Donato Capece, segretario generale del Sappe
che coglie l'occasione per fare appello ai vertici abruzzesi e
nazionali dell'Amministrazione penitenziaria per un incontro
urgente, "per ristabilire ordine e sicurezza, attuando
tolleranza zero verso quei detenuti violenti convinti di poter
continuare a delinquere nella impunità assoluta, ma anche per
programmare urgenti riforme strutturali come l'espulsione dei
detenuti stranieri, la riapertura degli Ospedali Psichiatrici
Giudiziari, la previsione che i tossicodipendenti scontino la
pena in comunità e il potenziamento dell'organico del Corpo di
Polizia Penitenziaria alla luce dei prossimi pensionamenti".
Capece si appella infine al presidente del Consiglio Giorgia
Meloni: "Chiedo al presidente del Consiglio e al Guardasigilli
Carlo Nordio - dichiara nella nota - di assumere con urgenza
tutele concrete per gli appartenenti al Corpo di Polizia
Penitenziaria: servono tutele, garanzie funzionali e nuovi
strumenti che migliorino il nostro servizio, come le bodycam e
il taser per potersi difendere dai detenuti violenti nonchè
nuove tutele legali". (ANSA).
Asta telescopica per mandare in carcere droga e telefoni, presi
Un uomo e una donna arrestati fuori dal carcere di Teramo