Lazio

La cucina lungo l'Appia Antica, nuova stagione per Dinner Club

Su Prime Video Cracco viaggia con De Sica, Fanelli e Papaleo

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 19 NOV - La Regina Viarum, fresca del riconoscimento di patrimonio dell'umanità Unesco, non è stata solo strada di collegamento di valenza politica e commerciale.
    Nel corso dei secoli, lungo i suoi oltre mille chilometri si sono sviluppate culture, idee e persino tradizioni culinarie.
    Per esplorarle da Roma a Brindisi è partito il Dinner Club di Carlo Cracco, il cui viaggio può essere seguito nella terza stagione in arrivo su Prime Video dal 21 novembre.
    Quattro episodi che vedranno Christian De Sica, Emanuela Fanelli e Rocco Papaleo avventurarsi su un camper vintage guidato da Cracco. Tra un Papaleo improbabile seduttore di vedove (e non solo), De Sica alle prese con il piatto dell'ultimo 'monsù' d'Italia e la Fanelli che tenta di pescare un grongo (un pesce che somiglia un po' a un serpente) a mani nude, l'obiettivo non è solo quello di divertirsi e appassionare lo spettatore, ma di imparare a cucinare dei piatti particolarissimi. Anche perché andranno poi proposti a cena, dove ad attendere i cuochi improvvisati ci saranno Antonio Albanese e Sabrina Ferilli, ormai veterani, e Corrado Guzzanti, ospite d'eccezione. Alla fine dei giochi, un premio...
    inaspettato.
    Tutto ha inizio lungo i primi chilometri dell'Appia, ancora nella capitale, con un percorso in bicicletta che Fanelli ricorda ancora bene. "A Christian e Rocco hanno dato la bici con la pedalata assistita, a me una Graziella", rimprovera tra le risate, "i sampietrini si accusano i due giorni dopo..." Poi, via alle danze. "Quando sono arrivato pensavo che con Cracco avrei mangiato cose molto raffinate - rivela De Sica - e invece la prima cosa che mi ha fatto cucinare sono stati" i testicoli del toro, per non ripetere il termine usato dall'attore.
    Oltre alla cucina, dal viaggio esce fuori il dipinto di un'Italia sincera che ha delle tradizioni sorprendenti.
    "Un'esperienza sorprendente, tant'è che ho restituito anche la paga - scherza Papaleo - ma poi hanno insistito..." Quanto a un possibile ritorno nel programma, l'aria che si respira è positiva. "Io mi sono divertito molto, ero un imbucato", afferma Guzzanti. "A me piacerebbe fare come un inviato dall'estero", commenta Albanese, al che Ferilli dice: "all'inizio doveva essere così. Siamo partiti sotto Covid e abbiamo dovuto 'ripiegare' sull'Italia", scelta comunque vincente. (ANSA).
   

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