(di Laura Valentini)
(ANSA) - ROMA, 26 NOV - Ad opera della Fondazione Roma nasce
il Museo del Corso, un nuovo polo culturale che unisce Palazzo
Sciarra Colonna e Palazzo Cipolla svelando per la prima volta la
Collezione permanente e l'Archivio storico della Fondazione. Per
inaugurare il nuovo spazio arriva uno degli eventi artistici più
attesi del Giubileo, la 'Crocifissione bianca' di Marc Chagall,
che sarà visibile al pubblico da domani 27 novembre e fino al 27
gennaio 2025. Il prestito del capolavoro dall'Art Institute di
Chicago è stato fortemente voluto da monsignor Salvatore
Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l'Evangelizzazione
che ha spiegato nella visita in anteprima come si è giunti ad
avere a Roma il dipinto, il cui impatto "è emotivamente molto
forte, quasi da fare accapponare la pelle". Realizzato dopo la
Notte dei Cristalli del 1938, il quadro mostra un Cristo
crocifisso, investito da una luce bianca, che si staglia sul
grigiore dei toni delle altre figure che rimandano alle
persecuzioni vissute dal popolo ebraico, dai pogrom alle case
incendiate e distrutte. "Nonostante quello che ci viene
mostrato, la violenza e la persecuzione, il linguaggio dell'arte
porta luce e speranza; la luce che arriva dalla crocifissione è
tale da superare il dramma e l'ombra. Questo anno santo che
inizia - spiega Fisichella - vuole parlare di speranza che non è
solo un annuncio retorico: la speranza bisogna vederla,
toccarla, viverla; ecco perché dobbiamo darne dei segni concreti
e anche l'arte, un'esposizione di Chagall è uno di questi
segni". E' un messaggio universale che vale per tutti, non solo
per i cattolici, sottolinea il monsignore: "Non volevo che il
dipinto di Chagall fosse collocato in una chiesa per estendere
la visione dell'opera anche a chi ha delle remore ad andare in
una chiesa cattolica. Sono grato alla Fondazione Roma e alla
Fondazione che mi ha dato la disponibilità a coniugare
l'esposizione del quadro all'inaugurazione del nuovo polo
museale" conclude. "Un grande regalo" quello fatto dal Dicastero
per l'Evangelizzazione alla città di Roma, commenta il sindaco
Roberto Gualtieri che definisce il dipinto "un'opera che dà il
senso di un Giubileo della speranza: è un momento drammatico
quello che viviamo così come quello che vedeva Chagall nel 1938,
con gli eventi che erano preludio alla guerra e alla Shoa, ma
l'artista infondeva un senso di speranza coniugando anche
simboli religiosi diversi facendo intendere che gli uomini sono
tutti fratelli" afferma ancora il sindaco di Roma per il quale
"l'esposizione del dipinto unito al museo che nasce dall'unione
di questi due palazzi meravigliosi costituiscono un doppio dono
che ci fa iniziare nel modo migliore il Giubileo". A delineare
le vocazioni distinte dei due palazzi siti uno di fronte
all'altro nell'iconica via del Corso e dalla cui fusione nasce
il nuovo Museo è il presidente della Fondazione Roma Franco
Parasassi. "Diamo vita a un polo che è un sistema: Palazzo
Sciarra è uno scrigno che contiene le opere della collezione
permanente dal '400 ad oggi e l'Archivio storico della città:
uno spazio che sarà visitabile con visite guidate e gratuite e
che pensiamo sarà molto apprezzato visto che quando lo abbiamo
aperto per le giornate del Fai è stato il terzo sito più
visitato e il primo tra i palazzi". A Palazzo Cipolla saranno
invece di casa le mostre temporanee "caratterizzate da un
fortissimo rigore scientifico e sempre al servizio di un
progetto sociale, a dimostrazione dell'impegno costante di
Fondazione Roma verso la città, un percorso che ha al centro
l'idea di cura". Il programma delle esposizioni temporanee, dopo
Chagall con il dipinto che ha suscitato grande apprezzamento
anche da parte di papa Francesco, prevede una mostra dedicata a
Picasso, prevista per il 2025 che, accostando alcune opere
provenienti dalla grande mostra di Milano a Palazzo Reale, con
nuovi prestiti italiani e internazionali ricreerà un nuovo
percorso espositivo pensato per la sede romana. Infine è già
prevista una mostra su Dalì, con l'obiettivo di consolidare la
vocazione internazionale del museo. (ANSA).
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