(ANSA) - ROMA, 06 DIC - "Da Chiara Valerio in qualche modo
c'è da imparare perché si è scusata e di fatto ha rimesso in
equilibrio la situazione". Lo dice all'ANSA Roberto Saviano al
suo primo giorno, il 6 dicembre, a Più libri più liberi, delle
polemiche che hanno travolto la fiera per l'invito di Chiara
Valerio alla manifestazione del filosofo Leonardo Caffo,
imputato per maltrattamenti alla sua ex compagna.
"Perché dico che c'è da imparare? Noi siamo in un Paese dove la
ministra del Turismo ha accuse gravissime, dove il linguaggio
della politica è violentissimo e ricattatore feroce e nessuno
chiede scusa per cercare di ritornare a un equilibrio. Chiara lo
ha fatto" sottolinea.
"So anche il motivo per cui questa polemica è scoppiata.
L'intenzione di Chiara Valerio è partita da un presupposto
generico: un libro sull'anarchia non può rischiare di venire
censurato nel momento in cui il suo autore è indagato. Dicevo
una visione di massima e cioè in un momento dove la situazione
della democrazia italiana è in direzione autoritaria se si
inizia a considerare l'indagato già colpevole il rischio è che
tu censuri i libri perché basta un'indagine. C'è però
l'eccezione che lei non aveva colto e cogliendo ha chiesto
scusa: c'è una contraddizione tra la vicenda particolare, la
dedica del festival a Giulia Cecchettin, e un turbamento di una
parte dei partecipanti e anche dei lettori di Chiara che hanno
visto questa cosa come una contraddizione o quanto meno come una
inopportunità. Lei non si è accorta, secondo me, all'inizio di
questa cosa perché il principio costituzionale che ha ribadito
lo ha seguito temendo che in questa fase politica qualsiasi
indagine possa diventare una forma di censura" afferma Saviano.
"Poi Chiara - continua - si è resa conto che in questo caso la
contraddizione simbolica è molto forte e ha chiesto scusa. Per
me la polemica era finita lì. Utile anche per certi versi perché
cogliere le contraddizioni del proprio operato è un modo per far
crescere sia la fiera sia il proprio operato. Poi da qui ai vari
sabotaggi quello lo ho ritenuto folle e inappropriato perché
Chiara Valerio ha una storia e non puoi cancellarla per una
gestione che non hai condiviso".
"Ho trovato - spiega lo scrittore - per me un dovere
sottolineare il comportamento di Chiara meritevole in questo
senso, cioè con la volontà di riequilibrare le cose, e
dall'altro lato capire che è così che si procede. Ci sono delle
contraddizioni, ci sono a volte degli errori, ci sono dei motivi
a quegli errori e si va avanti. Invece arrivare alle defezioni,
al linciaggio o all'attacco simbolico sono solo guerre tra
bande. Più il mondo culturale viene isolato o attaccato da
questo governo più si creano fazioni che invece di dialogare si
azzannano l'una con l'altra". (ANSA).
Saviano, da Chiara Valerio c'è da imparare
A Più Libri, defezioni e linciaggio sono guerra tra bande