(ANSA) - ROMA, 31 OTT - Continuano ad aumentare le
immatricolazioni a Roma Tre: più di 8500 nuove iscrizioni.
L'anno accademico 2024-2025 potrà contare sul +4,7% di nuove
matricole, rispetto all'anno precedente.
Le performance migliori riguardano le immatricolazioni nei
dipartimenti di Scienze (+38,5%), e Ingegneria industriale
Elettronica e Meccanica (+32,5%). Tra i corsi di laurea
preferiti dai nuovi studenti di Roma Tre si segnalano Scienze
politiche (+44,6%), Ingegneria Informatica e dell'Intelligenza
Artificiale (+34,3%). Anche la "nuova" Farmacia (corso di laurea
inaugurato lo scorso anno) registra un forte aumento (+23,4%).
Anche il dipartimento di Matematica segna un sensibile
incremento delle immatricolazioni (+19%).
La giovane università di Roma ha compiuto da poco i suoi primi
trent'anni di vita.
"Lo straordinario successo delle immatricolazioni
all'Università Roma Tre è il risultato di un impegno costante
per l'eccellenza accademica - ha dichiarato il rettore,
Massimiliano Fiorucci - la qualità della didattica e della
ricerca, la costruzione di collaborazioni e partenariati
nazionali e internazionali, la predisposizione di un ambiente
inclusivo, accogliente e innovativo e una forte attenzione alle
esigenze degli studenti sono alla base di questo successo che
conferma quello già ottenuto negli anni precedenti. Questo
traguardo è motivo di orgoglio per l'intera comunità accademica,
rappresenta un segnale positivo per il futuro e ci impegna a
fare sempre meglio. Con una visione chiara e ambiziosa, Roma Tre
è pronta a continuare a crescere e a formare le nuove
generazioni di cittadini consapevoli, di innovatori e di
professionisti della società di oggi e di domani".
Una vitalità nelle immatricolazioni che va controtendenza
rispetto al dato nazionale, che registra non da oggi un calo di
nuove iscrizioni e che in prospettiva è destinato a scontare gli
effetti dell'inverno demografico che riguarda tutto il Paese.
Il sistema universitario italiano è chiamato a fronteggiare il
calo demografico e i suoi impatti sulla formazione e il lavoro
dei giovani. A sostenerlo è il recente report Mediobanca
dedicato alle università italiane, alla competizione
territoriale e alla sfida del calo della natalità. La previsione
principale è che nel 2041 il minore introito da rette di
frequenza per la riduzione degli iscritti sarà parà a 500
milioni di euro. Parliamo di 415 mila studenti in meno nei
prossimi vent'anni, -21,2%. (ANSA).
A Roma Tre boom di immatricolazioni, +4,7%
Dopo record ultimi anni (+36% dal dopo Covid) continua crescita