Liguria

Ventimiglia, accoglienza sia fuori città

'Strappo' sindaco può rientrare dopo telefonata con Guerini

Redazione Ansa

 La creazione di un centro di accoglienza transitorio fuori città, in grado di accogliere una cinquantina di migranti, potrebbe fare ricucire lo strappo con il Pd nazionale fatto dal sindaco e da 11 consiglieri di Ventimiglia che si sono autosospesi accusando i vertici del partito e il governo di non riuscire a risolvere il problema dei migranti in città. E' emerso da un incontro a Ventimiglia tra il sindaco, esponenti del Pd locale, del Pd regionale, tra cui Raffaella Paita, i parlamentari Tullo e Albano e il vicesegretario Lorenzo Guerini, intervenuto per telefono. "C'è l'impegno di unire le forze e mettere nelle condizioni Pd e amministrazione comunale di gestire una emergenza umanitaria complicatissima - hanno detto il sindaco Ioculano e il segretario locale Domenico Casile -. In questa prospettiva assume particolare valore la proposta di realizzare un sistema di accoglienza transitorio alternativo a quello fino ad ora utilizzato e di far vita ad un tavolo costante di monitoraggio".
   

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