I migranti di Ventimiglia hanno inscenato una protesta lungo il confine italo-francese, camminando di notte lungo la ferrovia per raggiungere il mare e rischiando la vita a causa di un treno che ha sfiorato un giovane.
A sera hanno raggiunto la Francia a nuoto dopo avere aggirato un blocco delle forze dell'ordine italiane e francesi ma la convulsa giornata si è conclusa, per circa 120 di loro, con il ritorno forzato in Italia su due pullman.
La protesta è iniziata nella notte. Circa 140 migranti hanno lasciato il campo di temporanea accoglienza gestito dalla croce rossa, hanno costeggiato la ferrovia e sono arrivati alla 'pinetina' vicino agli scogli del Balzi Rossi, a pochi metri dal confine di Stato, zona già sgomberata con un blitz dalla polizia nel giugno e nell'ottobre 2015. Un giovane profugo che stava correndo lungo la ferrovia è rimasto lievemente ferito da un treno che poi si è bloccato sui binari. Il ragazzo è stato subito soccorso dai medici del 118 che lo hanno trasferito all'ospedale di Bordighera per accertamenti. Nel pomeriggio il nuovo blitz: dalla pinetina i migranti hanno raggiunto ancora gli scogli dei Balzi Rossi forzando il cordone di polizia, si sono gettati in mare e a nuoto hanno raggiunto la costa francese mentre la polizia italiana sparava lacrimogeni. Nel frattempo, quattro giovani 'No border' sono stati identificati e accompagnati in commissariato mentre cercavano di portare bevande e cibo ai migranti. In serata il ritorno forzato in Italia. Il commissario regionale Pd Liguria Davide Ermini punta il dito contro i no border, che avrebbero "indirizzati i migranti in questa controproducente iniziativa".
Ventimiglia, migranti in mare raggiungono la Francia
La polizia ha sparato alcuni lacrimogeni