C'è una foto, nei giorni del G8 di Genova del 2001, che lo riprende davanti a una barricata. Rod Richardson ha un caschetto, una mascherina da saldatore e una maschera antigas.
La rivelazione è il risultato di anni di lavoro della commissione guidata dal magistrato inglese Sir Christopher Pitchford, il cui mandato è di fare luce sull'uso disinvolto degli agenti undercover infiltrati dalla polizia britannica.
Cosa ha fatto durante gli scontri del G8 e che ruolo ha avuto Rod Richardson? Ha coordinato o organizzato azioni violente? E, in tutto questo, a chi riferivano e quale era la loro missione? A queste domande la polizia metropolitana di Londra si è rifiutata di rispondere. Così come la commissione si è vista negare l'accesso alla vera identità di Richardson. Il quotidiano inglese The Guardian ha però rintracciato la madre del vero Rod Richardson, nato il 5 gennaio del 1973 e morto lo stesso giorno al St George Hospital di Tooting, per problemi respiratori "Riteniamo che un ufficiale di polizia abbia rubato l'identità del bimbo - ha testimoniato l'avvocato della famiglia Jules Carey davanti alla commissione - e che sia stato impiegato sotto copertura almeno dal 2000 al 2003". Dopo quell'anno parte per un viaggio in Australia e nessuno ne sente più parlare.
A certificare il suo passaggio da Genova nei giorni del 2001 ci sono svariate testimonianze e alcune fotografie, fornite da alcuni ex compagni di lotta. Chi è davvero Rod Richardson, cosa ha fatto per le strade di Genova nel 2001 e a chi rispondeva? La Procura di Genova è stata informata dei recenti sviluppi. Non è escluso che il caso possa portare a nuovi accertamenti anche se dopo 16 anni il reato di devastazione e saccheggio, che prevede pene durissime, sia avviato alla prescrizione.
(ANSA).
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