Per non urtare la sensibilità religiosa di clienti di fede non cristiana, Lidl, marchio della grande distribuzione, ha fatto sparire le croci dalle foto in bianco e nero delle chiese di Dolceacqua (Imperia) che aveva scelto per farne un poster da tenere alle casse del punto vendita di Camporosso. Così le croci sulla facciata e sul campanile della chiesa di Sant'Antonio Abate sono sparite.
L'iniziativa ha fatto infuriare il sindaco per questa rappresentazione falsata di una delle 'cartoline' del paese e ha scritto ai vertici aziendali, annunciando di rivolgersi a un legale se le immagini usate non saranno ripristinate. "Mostrate foto di Dolceacqua che rispecchiano la realtà. Se non volete le croci, piuttosto mettete il castello Doria", dice Fulvio Gazzola. "Loro dicono che è una campagna nazionale ed europea quella di togliere i segni religiosi - spiega Gazzola -. Sono liberi di fare come vogliono, ma non rovinino le foto, basta soltanto cambiare il soggetto".
"L'immagine di Dolceacqua è stata acquistata da un database fotografico, stampata e affissa nel punto vendita. Non ci siamo accorti che l'immagine acquistata non presentava le croci. Nessuna strategia di marketing, ma una semplice svista di cui ci scusiamo sia con i nostri clienti che con gli abitanti di Dolceacqua. Come già comunicato al sindaco, l'immagine verrà rimossa e sostituita immediatamente". Così Lidl replica alla polemica sollevata dal sindaco di Dolceacqua, che ha denunciato come da una immagine della chiesa di Sant'Antonio Abate del paese siano state tolte le croci. Un episodio analogo era avvenuto, sempre con la catena tedesca di supermercati, a settembre per le cupole blu di Santorini: anche da qui erano sparite le croci. "Anche in quel caso è stato un errore" dice l'ufficio stampa di Lidl. La foto utilizzata per la chiesa di Sant'Antonio di Dolceacqua, secondo Lidl, risale al 2005, ma il sindaco Fulvio Gazzola dice: "Le croci sulla facciata e sul campanile della chiesa ci sono sempre state. Anzi la chiesa ha altre due croci che non si vedono nel poster, segno evidente che è stata un'azione volontaria quella di far sparire le croci"
"Lidl, la multinazionale della grande distribuzione, ha avviato una campagna europea per togliere i simboli religiosi - e quindi prima di tutto cristiani - dai suoi prodotti e dai suoi materiali pubblicitari. Lo scopo? Non "urtare la sensibilità di clienti non di fede cristiana". È una scelta ideologica che ci insulta e offende: speriamo che tutti i cristiani facciano sentire forte la loro indignazione e non entrino più in un supermercato Lidl #boicottaLidl". Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.