E' stato "un acquisto di droga di gruppo", decisa da tutti e "pianificata giorni prima". L'unico responsabile della morte di Adele De Vincenzi, la ragazza di 16 anni stroncata da una dose letale di MdMa nel pieno centro di Genova lo scorso luglio, è il pusher di Busalla. E' quanto scrive il gup Angela Nutini nelle motivazioni della sentenza di assoluzione dell'amico della giovane, Gabriele Rigotti. "E' vero - scrive il giudice - che la versione della amica di Adele presente quella sera insieme a Rigotti e al fidanzato Sergio Bernardin non è congruente ma corrisponde al vero il fatto che tutti i ragazzi abbiano pianificato giorni prima di 'sballarsi' il venerdì e che abbiano anche contribuito all'acquisto". Per il giudice, dunque, per la morte di Adele non sarebbero colpevoli né Rigotti né il fidanzato Bernardin ma "vi è stato un diverso soggetto non imputato nell'odierno procedimento che per certo ha venduto la droga al gruppo", facendo riferimento al pusher.
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