Liguria

Ilva: Fiom Genova, senza discussione torneranno scioperi

Ilva: Bruno Manganaro guida una protesta

Redazione Ansa

 "Di Maio pensava di limitarsi a fare il facilitatore e di lasciare a noi il cerino convincendoci ad andare avanti con una trattativa a due, ma dimentica che è il governo il proprietario dell'Ilva". Così il segretario genovese della Fiom Cgil Bruno Manganaro al termine dell'incontro al Mise. Il ministro all'inizio della riunione ha letto il testo con la proposta di Arcelor Mittal che è ormai nota: 10.100 assunzioni dirette, 2500 esodi incentivati, 400 lavoratori genovesi in esubero che passerebbero in società per Cornigliano e 800 lavoratori tarantini in esubero che resterebbero nella società in amministrazione controllata. "Il vice premier continua a dimenticarsi che Genova ha un accordo di programma il che significa che a un determinato numero di dipendenti corrisponde una quantità di aree in concessione. Quindi senza ridiscutere dell'accordo di programma non può pensare di mettere 400 lavoratori in società per Cornigliano senza fra l'altro dirci quanti soldi ci mette il Governo. Se pensano di andare avanti per questa strada torneranno gli scioperi".
    Nel corso dell'incontro Di Maio ha anche spiegato ai sindacati che il parere dell'avvocatura dello Stato sulla validità della gara Ilva è atteso il 24 agosto, ma nel frattempo è possibile che già questa settimana arrivi da parte del Governo una nuova convocazione: "Se così sarà ovviamente andremo anche a questo punto, per proseguire la trattativa, vorremmo prima sapere se Mittal è il vincitore della gara legittimato a trattare oppure no e se Di Maio considera legittimo o meno l'accordo segreto fatto da Mittal con il precedente governo". (ANSA).
   

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