Si è tolto la vita nel carcere della Spezia, la scorsa notte, l'ex medico imperiese Nadir Garibizzo, 60 anni, detenuto per aver tentato di uccidere con un coltello, il 12 giugno scorso, a Imperia, il figlio di 8 anni di una sua avvocatessa. Garibizzo si è reciso l'arteria femorale.
L'ex medico imperiese Nadir Garibizzo, che si è tolto la vita nel carcere della Spezia, la scorsa notte, era stato condannato a 12 anni per l'omicidio e l'occultamento del cadavere dell'amante Ornella Marcenaro, avvenuto nel 2001 a Imperia ed era in attesa di processo per aver tentato un secondo omicidio. Era uscito dal carcere da 8 mesi quando nel giugno scorso tentò di uccidere il figlio della avvocatessa. L'uomo ai magistrati che lo interrogarono disse: "Non volevo uccidere nessuno, tantomeno un bambino. Avevo solo bisogno di essere ascoltato", perché aveva bisogno di un avvocato per alcune cause civili che stava affrontando e non trovava legali disposti a farlo. Garibizzo è il terzo detenuto che si uccide nei carceri liguri in pochi giorni. Nella notte tra venerdì e sabato scorsi uno spacciatore straniero di 30 anni, arrestato pochi giorni prima, si era impiccato nel carcere di Marassi a Genova con la sua cintura. Questo particolare ha portato la procura ad aprire una inchiesta per omicidio volontario a carico di ignoti (ai detenuti le cinture vengono tolte). Giorni fa un altro detenuto straniero si era impiccato nel carcere della Spezia con le lenzuola.