Le misure contenute nel decreto legge 'Urgenze', in fase di discussione alla Camera per la conversione in legge, "sono ancora insufficienti". Lo afferma Spediporto, l'associazione degli spedizionieri genovesi, secondo cui il provvedimento prevede "solo pochi mezzi economici al primo datore di lavoro del Nord Ovest, con 176.
"Ogni giorno - spiega Alessandro Pitto, presidente di Spediporto - sono circa 2.000 i camion diretti da e per il porto di Genova e solo il maggior costo del carburante per percorre i 6,96 Km in più di strada è circa 5,3 milioni all'anno, a cui vanno sommati 1,3 milioni per il mancato sconto di 80 centesimi sulle tratte autostradali. Il costo finale, calcolato su 250 giorni lavorativi per 2.000 veicoli al giorno è 6,6 milioni".
Alla luce di questa situazione Giampaolo Botta, direttore generale di Spediporto, lancia un "allarme rosso": "Nel testo mancano non solo le norme per autotrasporto e lavoro, innescando una bomba ad orologeria, ma anche quelle sul potenziamento degli organici per controlli legati alla salute delle persone e all'ambiente. Il porto non viene trattato come asset strategico, anche se genera 4,5 miliardi di euro solo di IVA incassata. E' incomprensibile come un tema tanto importante trovi tale indifferenza". (ANSA).
Dl Genova: Spediporto, misure ancora insufficienti
Per autotrasporto 205mila ore di guida e 6 mln di costi in più