Il commercio è al primo posto, seguito a ruota da industria e trasporti fra i settori più danneggiati dal crollo di ponte Morandi. Secondo l'analisi della Camera di commercio di Genova effettuata sulla base dei modelli di segnalazione ricevuti dalle imprese, i negozi, che hanno visto ridursi se non scomparire la clientela, sembrano i più penalizzati, con 797 denunce danni presentate sulle 2.
Nel complesso l'industria, che oltre ai danni indiretti ha registrato anche quelli diretti a capannoni e strutture nella zona rossa, ha presentato solamente 212 segnalazioni, ma per un importo complessivo elevato: 117.636.816 euro (77.903.726 dei quali subiti nelle zone arancione/rossa). E sale al primo posto per il danno medio riscontrato per ciascuna azienda: 554.890 euro, che diventano 1.997.531 nelle zone arancione/rossa e 2.217.488 nel resto della provincia di Genova. Seguono i trasporti e le spedizioni con 209 modelli e 95.013.318 euro di danni complessivi, provenienti in larga parte da Genova città (151 modelli per 68.819.702 euro). Per questo settore il danno medio ammonta a 454.609 euro. Per le costruzioni il danno medio subito è stato di 221.610 euro, quello complessivo di 41.219.636 euro. (ANSA).
Crollo ponte:commercio, industria, trasporti più danneggiati
L'analisi della Camera di commercio sui settori produttivi