A 3 mesi dal crollo del ponte Morandi, è legge il decreto Genova. Il Senato ha approvato il testo con 167 voti favorevoli, 49 contrari e 53 astensioni. Il provvedimento era passato alla Camera l'1 novembre, dopo una seduta notturna.
L'Aula del Senato ha sospeso per qualche minuto la seduta dopo l'approvazione in un clima di bagarre. Senatori Pd avevano mostrato il fascicolo del provvedimento, con il presidente del Senato Casellati che ha chiesto di metterli giù. "Sono costretta a riprendere alcuni atteggiamenti che non possono essere riprodotti in Aula. Chiedo un atteggiamento corretto per il rispetto delle istituzioni, qui deve essere permesso a tutti di dire quello che vogliono", ha detto Casellati. La capogruppo di FI Bernini ha criticato Toninelli. "E' indecente che il ministro Toninelli abbia alzato il pugno per festeggiare il voto. Non gli chiediamo di condividere ciò che diciamo, ma ascolti e dia il buon esempio alle scolaresche che ci guardano. Ministro, non venga più in Aula ad alzare i pugni".
La notizia dell'approvazione del decreto Genova al Senato è arrivata al comitato degli sfollati di ponte Morandi direttamente dal ministro Toninelli con un whatsapp. "Mi ha scritto - dice il presidente del comitato Franco Ravera - ed è stato un gesto che abbiamo apprezzato". Il ministro, sempre via messaggio, ha preso l'impegno a tornare presto a incontrare il comitato. (ANSA).
Sono 10 i senatori M5s che non hanno preso parte alla votazione del dl Genova al Senato. Sono Vittoria Deledda Bogo, Alfonso Ciampolillo, Saverio De Bonis, Gregorio De Falco, Luigi Di Marzio, Elena Fattori, Michele Giarrusso, Cinzia Leone, Paola Nugnes e Mario Turco. Forza Italia si è astenuta.
"Faremo pagare ad Autostrade i soldi per la ricostruzione e i soldi per gli sfollati e la faremo ricostruire da un'associazione di imprese pubbliche e private che lo farà molto bene e lo farà anche molto velocemente". Lo ha detto il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, circa la ricostruzione del ponte di Genova.