Dopo un decennio di lavori di restauro riapre la più antica biblioteca civica della Spezia.
Nell'edificio fatto costruire dalla famiglia Crozza a fine 800, un palazzo del tardo neoclassico ligure, sono custoditi veri tesori: 49 rarissimi incunaboli, le prime stampe quattrocentesche con miniature, oltre 1000 'Cinquecentine', l'Encyclopédie di Diderot e D'Alembert d'epoca e completa e volumi rari. Ma anche l'archivio storico del Comune spezzino, migliaia i documenti dal tardo Medioevo al Novecento digitalizzati, periodici locali e alcune pergamene dell'isola del Tino dell'anno Mille. La biblioteca Ubaldo Mazzini, dal nome del suo primo direttore, sarà aperta al pubblico da lunedì con orario continuato. I lavori sono costati oltre 2 milioni e 300 mila euro: restaurati le facciate e la copertura, recuperati gli ambienti esterni, creati accessi per disabili, installate dotazioni tecnologiche e di sicurezza. Sono oltre 130 mila i volumi custoditi nelle sale affrescate per oltre 3 km e mezzo lineari di volumi.
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