I soccorritori a quattro zampe intervenuti tra le macerie del ponte Morandi meritano un riconoscimento speciale a un anno dalla tragedia. Loro sono stati protagonisti nelle prime ore dopo il crollo per segnalare persone ancora in vita sotto le macerie o trovare cadaveri.
Il 14 agosto 2018 e nei giorni successivi, tra gli specialisti del soccorso ci sono loro. I cani si infilano in anfratti e varchi lasciati dai lastroni di cemento e se fiutano, "coni di odore", questo il termine tecnico, di possibili dispersi, abbaiano, quindi le squadre iniziano a scavare. Tra i protagonisti ci sono i cani del Nucleo Cinofilo Regionale Liguria dei Vigili del Fuoco: Apple, border collie di 2 anni, Kaos, Kappa, Keynine, King, tutti border collie di 3 anni, Maggie border collie di 6 anni, Luna, golden retriever di 11 anni, Wendy, pastore belga malinois di 6 anni e Zoe, golden retriever di 3 anni e mezzo. Tra i primi a intervenire ci fu proprio Zoe con la sua guida, Rocco Tufarelli che sta con Zoe da quando lei aveva 40 giorni. Per Zoe era la prima missione e la più pericolosa che potesse capitarle. Lei è stata brava, nelle ricerche si è anche ferita, ma medicata sul posto è tornata subito in mezzo alla devastazione. "Le operazioni erano complicate - ricorda Tufarelli, che ha anche gestito la rotazione dei cinofili - perché tutto era instabile, pezzi di ponte potevano staccarsi e cadere sugli stessi soccorritori, ma a Zoe nulla l' ha fermata".
(ANSA).
Ponte: ai soccorritori a 4 zampe Premio Fedeltà del cane
Il riconoscimento il 16 agosto a Camogli