Il 29 ottobre del 2018, quando una spaventosa mareggiata devastava porti, strade, spiagge e lungomare in Liguria i sismografi registrarono uno strano terremoto. Due differenti apparati lo avevano rilevato e per oltre un anno i ricercatori del Cnr hanno lavorato per capire le cause.
I sismografi dell'Università di Padova erano piazzati a circa 40 chilometri dalle coste interessate dalla burrasca e per l' intera durata delle mareggiate hanno rilevato un leggero terremoto.
"Le vibrazioni non sono prodotte, come sembrerebbe intuitivo, dalle onde che arrivano sulla costa - spiega Luigi Cavaleri del Cnr-Ismar - Questo effetto è sì forte ma estremamente locale. Il fenomeno dei microterremoti avviene quando le onde che s' infrangono a riva, si riflettono subito dopo verso il largo, andando a sovrapporsi con quelle di senso opposto e generando onde stazionarie che sono in grado di sollecitare il fondo con impulsi di pressione. Questo impatto arriva a decine di chilometri dalla costa". Gli effetti della burrasca e della mareggiata furono devastanti. In Liguria una donna morì ad Albisola Superiore (Savona) colpita da una parte di un tetto volata via. A Rapallo la diga forenea venne distrutta causando una strage di yacht, a Portofino la strada crollò lasciando il borgo dei vip isolato, sulle Dolomiti vennero abbattute foreste, a Venezia l'acqua alta raggiunse un metro e 56 cm.