E' arrivato negli uffici del porto con l'intenzione di uccidere i colleghi, per vendicare l'avvio di un procedimento disciplinare nei suoi confronti. Dopo averne accoltellati tre, ha dato fuoco alla palazzina ed è fuggito, ma è stato bloccato dai carabinieri.
E' stato salvato da un carabiniere che da una finestra gli ha spruzzato addosso il liquido di un estintore. Feriti e intossicato sono stati portati tutti all'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, nessuno di loro è in pericolo di vita. Dopo l'aggressione, D'Agostino ha dato fuoco al locale ed è fuggito, ma poco dopo è stato bloccato dai carabinieri. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco, la polizia municipale e gli uomini della Guardia Costiera. Il marinaio, sposato e con figli, è stato portato in caserma ad Albenga e da lì, dopo qualche ora, trasferito nel carcere di Imperia. Sull'accaduto indagano i vigili del fuoco e i carabinieri di Albenga, comandati dal tenente colonnello Sergio Pizziconi e coordinati dal pm Giovanni Battista Ferro. "Era una persona un po' irascibile, ma non aveva mai dato segni di squilibrio" ha raccontato un testimone. All'uomo verranno contestati i reati di tentato omicidio e incendio; in queste ore Ferro e il procuratore Ubaldo Pelosi stanno valutando se contestare anche il reato di strage dato che, secondo gli inquirenti, l'uomo avrebbe raggiunto questa mattina gli uffici già con la chiara intenzione di uccidere tutti i colleghi presenti. "Un fatto gravissimo, un atto criminale - ha dichiarato il sindaco di Finale Ligure Ugo Frascherelli -. Screzi tra colleghi ci sono in ogni luogo, ma qua stiamo parlando di qualcosa di assurdo".