Decine di titolari di bar e ristoranti della provincia di Imperia hanno appeso un drappo nero fuori dai locali celebrando un simbolico funerale delle proprie attività, messe in ginocchio dall'incertezza e da disposizioni igienico sanitarie troppo rigide. Molti infatti hanno deciso di non aprire dal 18 maggio. "A queste condizioni è impossibile -dice Gualtiero Maragni, titolare di uno stabilimento balneare-, i costi resteranno invariati a fronte di incassi del 20-30% rispetto a prima. Siamo molto preoccupati per l'estate:, siamo fuori dai flussi turistici. L'Europa punta a riaprire soprattutto verso la Croazia; le frontiere e le regioni sono chiuse e dobbiamo solo contare sul mercato interno". Stesso discorso per il ristorante Vela d'Oro che si trova dietro l'Ariston: "Questa è la fine delle nostre attività -dice la titolare Gisella Sartore-. Con le norme che ci sono imposte avremo una capienza di 5 o 6 persone". Anche per Nicò, storico ristoratore di piazza Bresca "siamo a un passo dal burrone".
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