La polizia municipale di Genova ha eseguito 12 misure cautelari nell'ambito di una inchiesta su falsi incidenti per truffare le assicurazioni. Eseguiti sequestri di beni per 7 mln e 200 mila euro oltre ai veicoli coinvolti.
Capo della banda un carrozziere genovese. Gli altri destinatari di misure cautelari sono suoi dipendenti o persone a lui collegate tra cui l'avvocato e un ex commissario della polizia locale genovese in pensione.
Alcuni di loro hanno simulato fino a 53 incidenti, in alcuni casi due nello stesso giorno con lo stesso veicolo. L'attività durava da 10 anni. A insospettire gli agenti l'incidente con una Porsche Cayenne alla cui guida risultava una donna di 93 anni morta da un anno.
Sono oltre 270 i falsi incidenti scoperti dalla polizia municipale che hanno portato a 12 misure cautelari. Il capo dell'organizzazione era Giuseppe Tacchella, titolare della carrozzeria Parodi di via Monte Cengio, a Genova. Secondo quanto ricostruito, l'uomo aveva messo in piedi una vera e propria organizzazione attraverso la quale truffava le assicurazioni. I suoi uomini danneggiavano le auto, mettevano insieme falsi testimoni, tutti istruiti su quanto dire in sede di denuncia o davanti agli investigatori dall'avvocato Roberto Mucciolo, finito ai domiciliari. Un secondo avvocato, Luca Zanin, è stato sospeso dalla professione per sei mesi. La municipale, guidata dal comandante Gianluca Giurato, ha scoperto che Tacchella aveva uno stile di vita ben superiore rispetto a quanto poteva permettere la dichiarazione dei redditi. Aveva una villa con tanto di campo da calcio a Savignone e centinaia di migliaia di euro a disposizione. Alle indagini hanno collaborato anche gli uomini della guardia di finanza.