La procura indaga per truffa ai danni dello Stato dopo l'esposto della Fiom Genova contro Arcelor Mittal che aveva chiesto, durante il lockdown, la cassa integrazione per i dipendenti. Per la Fiom sarebbe stato un uso illegittimo perché l'azienda aveva ottenuto anche la deroga per continuare a lavorare anche nei mesi di blocco.
Il segretario della Fiom Bruno Manganaro aveva evidenziato come Mittal avesse messo i lavoratori in cassa-covid subito dopo aver chiesto con due lettere formali alla Prefettura la ripartenza, in deroga alla normativa sul lockdown, di due linee di produzione, la banda stagnata e la linea di zincatura 3. La riapertura era stata concordata con i sindacati dopo la sanificazione e la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro ed era stata chiesta dall'azienda per poter rispondere agli ordini che arrivavano anzitutto dalla filiera alimentare.
L'inchiesta mira a capire se ArcelorMittal, nonostante la richiesta di produzione in deroga, si sia trovata poi nella condizione oggettiva di non poter produrre, oppure abbia approfittato della cassa-Covid ottenendo quindi finanziamenti pubblici di cui non avrebbe avuto diritto. (ANSA).
A.Mittal: procura indaga per truffa Stato su cig covid
Su esposto Fiom per cassa dopo deroga per poter lavorare