Alta la partecipazione a Genova allo sciopero per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici, partito nel capoluogo ligure con una altissima partecipazione alla Fincantieri di Sestri Ponente, con 8 ore di sciopero e volantinaggio davanti ai cancelli. Secondo la Fiom Cgil di Genova i primi dati parlano di una adesione nel cantiere navale del 97 per cento.
Nelle altre aziende di Genova e Tigullio lo sciopero è di 4 ore, spiega il sindacato. Gli scioperi proseguiranno tutta la giornata, ricorda la Fiom, articolati nei vari turni con la rivendicazione che quella montagna di miliardi che dall'Europa arrivano, una quota deve servire ad aumentare i salari nella paga oraria del contratto nazionale.
I metalmeccanici rivendicano salario reale in paga oraria e il rinnovo del contratto nazionale. "Mentre le aziende - sottolinea Fiom Cgil Genova - ricevono miliardi tramite sgravi fiscali e contributivi e non pagano un centesimo per la cassa integrazione, mentre il Governo decreta i ristori per diverse categorie sociali, Federmeccanica impone zero aumenti salariali per i metalmeccanici. Essenziali per lavorare e produrre, ma invisibili quando bisogna pagare un giusto stipendio".
A fine pomeriggio l'aggiornamento della Uilm ha segnalato che tra le grandi imprese del capoluogo l'adesione pari al 20% nella siderurgia, al 50% tra gli operati di Ansaldo Energia, al 23% nello stabilimento Fincantieri di Riva Trigoso, al 3% alla Fincantieri di via Cipro, al 6% alla Piaggio di Genova del 6%, alla Fincantieri di Sestri Ponente all'80% tra gli operai e al 55% tra gli impiegati. In Ti Group è stata del 90%, mentre alle Riparazioni Navali la partecipazione allo sciopero è stata dell'80%. Su Ansaldo Energia e Hitachi mancano i dati di adesione per gli impiegati, perché molti in smart working. Tra le pmi a una prima stima l'adesione risulta massiccia, nell'ordine del 70% circa.
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