(ANSA) - SAVONA, 15 DIC - "Non c'è mai stata una interferenza politica 'incongrua', le decisioni su Tirreno Power erano frutto di valutazioni tecniche che coinvolgevano diverse figure. Non furono decisioni politiche, la giunta prese atto di valutazioni tecniche di altri".
"Di sicuro non abbiamo mai autorizzato limiti non conformi alla legge - ha detto in aula - e posso confermare di non aver mai interferito con queste decisioni. Mi fidai della dirigente Gabriella Minervini, persona competente e cristallina. Limiti decuplicati? Ci saranno state delle ragioni tecniche, non abbiamo mai pensato di 'agevolare' nessuno".
Sulla copertura dei carbonili: "Un amministratore pubblico deve conciliare lavoro, ambiente e salute facendo scelte, nell'ambito della legge, più equilibrate possibile. Sarebbe meglio non avere centrali a carbone, ma a quel punto avremmo un problema con la produzione di energia. La copertura dei parchi carbone appariva come necessaria per salvaguardare ambiente e occupazione: era un 'must', e fin da subito abbiamo chiesto che fosse un intervento radicale e non un 'tapullo'".
Burlando ha inoltre ricordato la propria contrarietà invece alla realizzazione di un nuovo gruppo mantenendo i vecchi: "Il Governo diede l'assenso, noi no. Così dissi a Rodolfo De Benedetti che proseguire solo con l'ok nazionale contro il parere della Regione sarebbe stato complicato". (ANSA).
Processo T.Power: Burlando, decidevano i tecnici, mai pressioni
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