(ANSA) - GENOVA, 29 DIC - "Da oggi abbiamo prelevato altri 0,3 millilitri per fiala, per cui è venuta fuori una sesta dose.
In alcuni casi potrebbe essercene anche una settima, comunque noi per ora siamo testati su sei dosi a flaconcino.
Al Policlinico San Martino, ricorda, le vaccinazioni anti-Covid sono iniziate domenica 27 prelevando appunto 5 dosi per fiala.
"Nominalmente il vaccino era per 5 dosi - ricorda Beltramini -.
Tutti i farmaci in generale sovrariempiono. In questo caso si è visto che rimaneva nel flaconcino una quantità importante di vaccino. Fino a oggi non lo abbiamo mai utilizzato perché l'Aifa diceva massimo 5 dosi, era scritto ovunque". "Oggi al San Martino sono state fatte effettivamente 84 dosi - racconta Beltramini -. Nel totale delle 320 che ci hanno dato, con solo un giorno in più siamo riusciti a fare 341 dosi. E' una buona cosa vuol dire su 5 averne una in più, su 10 sono 2: è un 20% in più importante".
Più in generale la preparazione del vaccino Pfizer-Biontech non presenta grandi criticità, rassicura. "Per un farmacista l'allestimento di questo farmaco è molto semplice - dice -. A parte che bisogna fare attenzione di non batterlo forte e il problema del trasporto, che non venga scosso, ma per quello che riguarda la diluizione e la preparazione delle dosi è molto semplice per un farmacista e per un infermiere che è abituato a lavorare con tecnica asettica. Nel nostro ospedale facciamo 200 chemioterapie al giorno, quindi abbiamo una certa manualità - aggiunge -. Ovviamente il problema più grosso di questo vaccino era la conservazione, perché ha richiesto degli hub con dei frigo a -80°C. Anche se devo dire che l'opzione Pfizer per cui integrando il ghiaccio secco può essere conservato 15 giorni nel contenitore originario dell'azienda è una buona cosa. Perché può essere conservato anche non avendo i -80°C. Poi mettendo il flaconcino in frigorifero dura 5 giorni scongelato, per cui per la logistica delle vaccinazioni è importante". "Per ora non ci sono criticità - conclude insomma -. Ci possono essere sui grandi numeri della popolazione e allora bisogna avere un numero di persone esperte nel gestire il vaccino". "Darei un messaggio positivo - afferma più in generale la direttrice dell'unità di Farmacia dell'ospedale ligure -. Noi ci siamo sentiti particolarmente felici il giorno in cui è arrivato il vaccino.
E' po' la luce per sperare di tornare alla nostra vita normale".
"Io il vaccino l'ho fatto domenica - racconta -. Sto bene, sono stata meglio di quando ho fatto l'antinfluenzale". (ANSA).
Al S.Martino di Genova, spreco non usare sesta dose
Si segue comunicazione Aifa. Dirigente, '20% in più è importante'