La difficoltà della mansione, la carenza di personale, lo stress. Sarebbero state queste le cause dietro i maltrattamenti agli anziani della Rsa La Villa di Varazze da parte delle assistenti arrestate nel corso del primo blitz, il 25 gennaio scorso.
Per una delle tre donne, Rossana Barigione, è arrivata la revoca degli arresti domiciliari: dei quattro episodi a lei contestati, infatti, in due casi è emerso uno "scambio di persona" (la donna nelle immagini non era lei bensì Elisa Zunino, la 38enne arrestata pochi giorni dopo). A suo carico rimangono quindi solamente due episodi, giudicati peraltro meno rilevanti: uno sviluppo che ha alleggerito la sua posizione e spinto il Gip a revocare la misura cautelare.
Restano invece ai domiciliari le altre due assistenti che oggi, nel corso dell'interrogatorio, hanno ammesso i fatti documentati nei video. Le donne hanno fornito la loro lettura, parlando di anziani difficili da gestire e attribuendo i propri comportamenti - non veri e propri maltrattamenti, secondo loro, ma solamente atteggiamenti bruschi - allo stress e alla stanchezza dovuti alla carenza di personale. Una ricostruzione contestata dagli inquirenti, che hanno chiesto conto delle frasi pesanti registrate nei video.
I legali delle indagate hanno presentato una istanza di attenuazione della misura cautelare a cui il pm, date le prime ammissioni, ha dato parere favorevole. Il giudice si è riservato di decidere. Due dei tre colleghi arrestati in una seconda operazione, (la 46enne Tiziana Uccelli, di Stella, e il 50enne Alessandro Rossi) verranno ascoltati venerdì, mentre l' interrogatorio dell'ultima persona coinvolta, la 38enne Elisa Zunino, slitterà a causa della sua positività al Covid-19.
Indagate Rsa, colpa dello stress
Si sono difese ammettendo 'atteggiamenti bruschi'