Alla terza votazione è stata approvata a maggioranza assoluta con 23 voti favorevoli (quelli della maggioranza) e 16 contrari (la minoranza) la modifica dello statuto comunale di Genova che riforma i municipi cittadini. Al termine della votazione, scontata, i capigruppo dell'opposizione hanno annunciato la loro uscita dall'aula in segno di protesta.
Luca Pirondini, capogruppo del M5s, ha esposto un cartello con scritto 'Bucci uccide i municipi' e ha spiegato che anche il suo gruppo avrebbe abbandonato l'aula. Alessandro Terrile, capogruppo del Pd, ha ribadito il significato dell'abbandono dell'aula: "La maggioranza non ha neppure tentato di arrivare a un accordo su un tema così importante". Terrile ha poi ricordato che il consigliere di Fratelli d'Italia, Stefano Costa, già consigliere delegato alla riforma dei municipi e che aveva rimesso la delega in dissenso con la giunta, non ha partecipato alle ultime tre sedute di consiglio: "L'unico modo di manifestare il dissenso è essere assenti, e anche noi ce ne andiamo".
Contro l'Aventino dell'opposizione gli interventi del centrodestra. Tra questi Lorella Fontana (Lega): "Oggi si è scritta una pagina brutta ma per l'opposizione, chi per 40 anni ha gestito Genova oggi non accetta che sia gestita non come a suo piacere, il centrosinistra non accetta il confronto e non accetta di aver perso le redini della città".
La giunta Bucci sostiene che la riforma dei municipi è necessaria per meglio definire il ruolo politico e non amministrativo e decisionale degli enti decentrati e che se è vero che saranno cancellati i budget fissi da 271 mila euro ci sarà però una programmazione di interventi con fondi comunali sulla base delle istanze presentate dai consigli municipali.
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