(ANSA) - GENOVA, 26 MAR - "Scuola, Trasporti e Sanità, basta precarietà" urlano i Cobas davanti alla sede della direzione scolastica regionale di via Assarotti dove, in occasione dello sciopero proclamato con il Coordinamento Nazionale Precari Scuola, hanno dato vita a un presidio, assieme al comitato Priorità alla Scuola e ad altri comitati di insegnanti, studenti e genitori per chiedere lo stop alla didattica a distanza, la riduzione della precarietà e per dire no alle 'classi pollaio'.
"Chiediamo che la scuola riapra - spiega Eleonora Ingrassia, insegnante genovese - i numeri ci dicono che la scuola è un ambiente sicuro.
Al centro, quindi, i temi della precarietà del lavoro.
"Questa giornata di mobilitazione unisce diverse categorie di lavoratori - conclude Annamaria Rosaspini dei SiCobas - che stanno soffrendo da inizio pandemia. Serve un aumento di personale per migliorare la scuola. In questo periodo di didattica digitale la scuola non è stata inclusiva e il passaggio dei saperi è stato ridotto ai minimo livelli sopratutto per i soggetti più fragili".
In piazza anche i genitori che sono molto preoccupati della situazione e alcuni studenti. "A fronte di dati scientifici che dimostrano che il contagio non arriva a scuola - spiega Luisa Setto, del comitato Riapriamo la scuola della costituzione - ce ne sono altri che dicono che i ragazzi si stanno spegnendo, il malessere è in aumento. Chiediamo investimenti per una scuola più grande, più spaziosa, per una formazione degli insegnanti affiancata da psicopedagogisti. Vogliamo la scuola in presenza e basta, una scuola possibile è garantita a tutti". (ANSA).
Covid: comitati scuola in piazza per la riapertura
Presidio di docenti e genitori: 'I ragazzi si stanno spegnendo'