(ANSA) - GENOVA, 31 MAR - "Si vede che mia mamma è stata
impiccata. Non potete accusarmi di omicidio". Questa frase
pronunciata durante un interrogatorio avrebbe inguaiato Giulia
Stanganini, 38 anni, la donna accusata di avere ucciso il figlio
di tre anni (novembre 2019) e dopo cinque mesi la mamma Loredana
Stupazzoni, 63 anni ex bidella. La frase è stata considerata
rilevante dai giudici del Riesame che hanno accolto l'appello
della procura. Il gip aveva concesso l'arresto solo per
l'omicidio del figlio e non per quello della mamma e la procura
aveva impugnato. Secondo i giudici del Riesame quella frase
sarebbe un lapsus indicativo di quanto fatto dalla figlia e cioè
che l'avrebbe strangolata. La donna aveva detto di avere trovato
la madre impiccata. Per i giudici inoltre la giovane non
avrebbe scarnificato il collo della vittima, nonostante lo
avesse fatto col resto del corpo, per costruirsi una sorta di
alibi. Infine, un'altra "confessione": la Stanganini avrebbe
parlato con una terza persona del nodo della corda usata come a
compiacersi del lavoro fatto. Tutti elementi che hanno portato i
giudici a ritenerla autrice di entrambi gli omicidi. La donna
avrebbe ucciso il figlio perché non sopportava le sue frequenti
crisi di pianto. (ANSA).
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