(ANSA) - GENOVA, 07 APR - Qualche ristorante ha aperto ma non si è comunque verificato il "boom" di San Valentino, quando a Genova erano stati in molti a scegliere la disobbedienza. Il giorno dopo la protesta e gli scontri davanti a Montecitorio c'è chi accoglie l'invito lanciato da alcune associazioni.
Sulla stessa lunghezza d'onda Fabio Condidorio della Locanda in Centro, di Via Fiasella che fa servizio mensa e che ha ricevuto una multa dalla polizia locale per aver servito anche persone non convenzionate. "Da ieri apro a pranzo e a cena - spiega - perché siamo arrivati a un punto che non riusciamo più a sostenere le spese, aiuti non ne arrivano e se devo morire lo faccio sul campo, e non sul divano di casa". (ANSA).
Ristoratore Genova, apro non per protesta ma per bisogno
Uno si trasforma in mensa aziendale:Se muoio lo faccio sul campo