Con un costo medio di 371,21 euro a famiglia, Genova si conferma come città del Nord Italia con la Tari più alta, con costi superiori anche a grandi città come Milano, Venezia e anche di Roma. A denunciare il problema Uil Liguria che, assieme all'associazione dei consumatori Adoc ha illustrato, nel corso di una conferenza stampa, l'andamento della Tari sul territorio regionale.
"Le amministrazioni locali devono puntare a una politica degli investimenti nel ciclo integrato dei rifiuti - spiega Alfonso Pittaluga, segretario regionale Uil Liguria - e a rendere maggiormente efficienti i servizi resi al cittadino attraverso scelte che guardino al futuro utilizzando anche le risorse della Next Generation Ue. Diversamente, anche nel 2021 si avrà un aumento. Non è accettabile che, conti alla mano, Genova sia più cara delle altre città".
Secondo uno studio della Uil Servizio Lavoro Coesione e Territorio, che ha elaborato i costi in 105 città capoluogo di provincia, un'abitazione di 80 mq e un reddito Isee di 25 mila euro, ha registrato a Genova e Imperia rispettivamente, un +15,8% e un +3,3%. "E' indubbio che la nostra regione abbia il livello massimo di tassazione sui servizi pubblici - spiega Emanuele Guastavino, presidente Adoc Liguria - e la Tari non fa eccezione. Lo dimostrano i dati, il livello dei costi dei servizi deve però avere un aiuto indubbio dal comportamento responsabile dei cittadini e purtroppo i Liguri su questo versante non sono propriamente virtuosi. Da questo atteggiamento, però, bisogna partire con una campagna di sensibilizzazione sui temi ambientali ed sull' economia circolare, la formazione dei cittadini responsabili sui temi dell'ambiente sarà uno dei più grossi impegni per i prossimi anni". (ANSA).