Sono circa un migliaio i lavoratori e le lavoratrici genovesi assunti con il cosiddetto part time ciclico che potranno accedere prima alla pensione grazie alla norma approvata a gennaio con la legge di bilancio che consente di spalmare i contributi previdenziali sui 12 mesi, considerano anche quindi i periodi di sosta dal lavoro. "Si tratta di un contratto utilizzato in prevalenza per le lavoratrici delle mense scolastiche, gli addetti alle biglietterie di cinema e teatri o i lavoratori stagionali di impianti sportivi - spiega Gabriele Parodi, direttore del patronato Inca Cgil - e che pur essendo a tempo indeterminato prevedono lo svolgimento della mansione magari solo per 8 o 10 mesi l'anno.
Dopo quella sentenza sono cominciate le cause contro l'ente previdenziale che hanno visto Genova tra le città capofila a livello nazionale. Sono stati più di 20 infatti i ricorsi portati avanti dal patronato Inca Cgil della Camera del Lavoro che hanno contribuito a far giurisprudenza fino alla modifica della norma arrivata all'inizio di quest'anno. Adesso a tutti i lavoratori che in questi anni sono stati assunti con il part time ciclico automaticamente verranno riconosciuti i contributi anche per i mesi di stop ma per gli anni passati "è indispensabile che si rivolgano al padronato per fare la richiesta - spiega ancora Parodi - ci sono dieci anni di tempo per fare domanda, ma si tratta di un'azione fondamentale per poter raggiungere o anticipare l'agognato diritto al pensionamento".
"Siamo molto orgogliosi di questa battaglia sindacale - commenta il segretario della Camera del Lavoro Igor Magni - e del contributo dato dalla nostra città perché si tratta di una norma di giustizia ed equità che restituisce dignità al lavoratore".
Lavoro: in arrivo contributi mancanti part time ciclico
Inca Cgil, per mille a Genova la pensione è più vicina