(ANSA) - GENOVA, 24 LUG - Un migliaio di persone che protestano contro il Green Pass ha dato vita questo pomeriggio a una manifestazione in centro a Genova per protestare contro il green pass, obbligatorietà di vaccino e più in generale "contro le sperimentazioni farmaceutiche sulla pelle dei cittadini".
Alcuni hanno ostentato una specie di 'stella di David' al petto paragonandola al green pass e hanno protestato contro gli ultimi decreti della "dittatura nazista". Nessun distanziamento e nessuna mascherina per i manifestanti ma alcuni comizi estemporanei per parlare di atteggiamento discriminatorio e lesivo della libertà costituzionale da parte del governo e di ipotetici rischi legati ai vaccini oltre che per promuovere le terapie domiciliari che secondo gli oratori sono "efficaci contro il Covid". l corteo dei no vax e free vax, dopo esser paralizzato la città bloccando le strade del centro e dopo essere arrivati fin sotto la sede del Secolo XIX per insultare i giornalisti, si è diretto sulla Sopraelevata di Genova, la strada che unisce il ponente al centro della città di Genova, Sopraelevata che è stata bloccata.
Abbandonata la Sopraelevata il corteo è tornato nel centro cittadino per fermarsi in piazza De Ferrari dove, abbandonati gli slogan sulla 'Libertà' e sulla violazione della Costituzione, hanno preso a insultare i giornalisti che stavano lavorando per documentare i fatti accanendosi in modo particolare contro un operatore della Rai. Poco dopo le 21 la manifestazione si è sciolta.
"Ancora una volta i NoVax mostrano che la libertà di cui parlano vale solo per loro e non riguarda le cittadine e i cittadini che hanno a cuore il bene comune - scrive la deputata di Italia Viva Raffaella Paita in una nota - La manifestazione di oggi a Genova mostra la violenza di cui sono capaci. Il corteo si è snodato per la città, paralizzandola, senza il minimo rispetto delle regole anti Covid. Sotto la sede del Secolo XIX hanno rivolto insulti ai giornalisti". Paita conclude la nota esprimendo "tutta la mia solidarietà" al Secolo XIX.
"Manifestare è legittimo e tutti hanno diritto di avere la propria idea, ma i numeri non sono idee, i numeri dimostrano che i vaccini ti salvano dall'ospedale e i giornalisti così come le istituzioni non fanno altro che raccontarlo. Per questo la mia solidarietà va a tutta la stampa ligure presa di mira durante la manifestazione no vax, con cori e pesanti insulti anche al sottoscritto". Lo scrive il governatore Giovanni Toti in una nota. "Oltre i toni accesi, i manifestanti non hanno saputo ribattere con reali argomentazioni ai numeri che invece ci dicono chiaramente quanto la vaccinazione sia fondamentale per sconfiggere il virus ed evitare le ospedalizzazioni. Basti pensare che in Liguria, basandosi sui recenti accessi, il 70% delle persone ricoverato in ospedale non era stato sottoposto a vaccinazione. Una manifestazione che tra le altre cose si è svolta senza rispettare le norme anti Coronavirus - ha proseguito -, creando assembramenti e mettendo quindi a rischio la salute degli stessi manifestanti, tutti non vaccinati e quindi più a rischio. Tuttavia non sottovalutiamo quanto accaduto e per questo aumenteremo la nostra campagna di informazione per convincere anche gli scettici e i contrari. I tanti vaccinati di questi giorni ci dicono che la maggior parte delle persone è con noi, unita nel combattere il covid, con i contagi che stanno aumentando a vista d'occhio. Solo con il vaccino possiamo fermarlo".
L'Ordine dei giornalisti della Liguria e l'Associazione Ligure dei Giornalisti "condannano severamente le manifestazioni intimidatorie e di contestazione da parte dei manifestanti anti-green pass nei confronti dei colleghi del Secolo XIX e di Repubblica, impegnati a garantire una informazione puntuale ed obiettiva al servizio dei lettori. Esprimono ai colleghi delle due testate solidarietà e richiamano al rispetto del diritto di cronaca". Così una nota del sindacato ligure dei giornalisti e dell'Ordine ligure dopo gli insulti proferiti dai manifestanti 'no green pass', 'no vax' e 'free vax' che oggi hanno dato vita a una manifestazione in centro a Genova conclusa con insulti e minacce a giornalisti di quotidiani e agenzie e a un cameraman della Rai.