Gli agricoltori liguri aderenti a Cia Agricoltori italiani sono scesi in piazza per sollecitare interventi contro i cinghiali e lanciare una raccolta firme, coinvolgendo cittadini e istituzioni, per cambiare la legge regionale. Una petizione che è partita oggi in tutte le province negli stand del "Mercatino delle cassette vuote".
"Le risorse regionali che si possono destinare al rimborso danni all'agricoltura rappresentano circa il 25% dell'introito complessivo proveniente dai tesserini venatori. In sostanza su un introito di circa 1,5 milioni l'anno al risarcimento dei danni vanno circa 300mila euro. "Una cifra inadeguata - spiega Aldo Alberto presidente di Cia Liguria-. La nostra proposta è di costituire un fondo dedicato che venga alimentato sia dalle risorse previste dall' art. 42 delle Legge Regionale, raddoppiando le risorse".
"Nonostante le ripetute denunce non sono stati assunti provvedimenti adeguati - ha sottolineato Alberto - C'è bisogno di rimborsi giusti e più tutela per il lavoro degli agricoltori.
Si continuano ad affrontare la problematiche insistendo sulla gestione "venatoria" che si dimostra inadeguata ed insufficiente perchè non riesce a controllare il proliferare dei capi".
La Cia afferma che "dal 2018 al 2021 le domande di rimborso sono aumentate del 40%. Ma le risorse disponibili sono rimaste le stesse: circa 300 mila euro all'anno. Risultato: la maggior parte degli agricoltori rinuncia a chiedere il rimborso dei danni che Cia Liguria stima intorno ai 5 milioni annui (si pensi solo alla distruzione dei muretti a secco) nella nostra regione.
Danni provocati in particolare dai cinghiali, senza dimenticare quelli causati da altri selvatici come caprioli, tassi, istrici, lupi".
Agricoltori a Regione, raddoppiare risorse per danni cinghiali
Cia raccoglie firme per avere rimborsi giusti