Capelli, peli, tracce di sangue sui vestiti e sulla poltrona della scrivania. Sono questi alcuni dei reperti che verranno analizzati dal professore Emiliano Giardina per provare a estrarre un Dna utile per dare una svolta al giallo della morte di Nada Cella, la giovane segretaria massacrata a Chiavari 25 anni fa nello studio del suo datore di lavoro, il commercialista Marco Soracco.
Soracco, secondo gli investigatori, avrebbe mentito sulla sua conoscenza con la Cecere. Avrebbe detto che era un rapporto superficiale invece, secondo i pm, i due avevano una frequentazione più assidua. Addirittura una amica in comune avrebbe proposto, il giorno stesso del delitto, di prendere la Cecere come sostituta della Cella. Il genetista dovrà consegnare i risultati tra 90 giorni. (ANSA).
Omicidio Cella: Giardina, tecnologie aumentano possibilità
Genetista, speriamo di ottenere risultati per indagine