(ANSA) - GENOVA, 18 NOV - Potrebbe essere una suora o una
perpetua l'anonima testimone che la mattina del 6 maggio 1996
avrebbe visto Annalucia Cecere, l'ex insegnante indagata per
l'omicidio di Nada Cella, andare via col motorino da via
Marsala. E' una delle ipotesi a cui stanno lavorando la procura
e gli investigatori della squadra mobile che cercano di risalire
alla donna.
Negli ultimi giorni si sarebbero presentate alcune persone
che avrebbero riconosciuto la voce ma gli inquirenti stanno
verificando la loro credibilità. L'anonima, è emerso ieri, non
era sola. "Le altre stanno tutte zitte ma eravamo diverse. Io
non faccio nomi ma eravamo diverse, io non so perché le altre
non parlano. Eravamo in cinque", dice nella telefonata
dell'agosto 1996 fatta alla casa di Marco Soracco, il
commercialista dove Nada lavorava. A rispondere era stata la
mamma di quest'ultimo. I due sono indagati per false
dichiarazioni al pm perché, secondo l'accusa, non avrebbero
raccontato tutto quello che sapevano sulla Cecere e sul delitto.
Nei giorni scorsi era stato diffuso un altro spezzone della
chiamata in cui la donna diceva di avere visto Cecere "tutta
sporca mettere tutto sul motorino e andare via". Lo scooter è
stato sequestrato e per gli inquirenti potrebbero esserci tracce
di Dna.
A fare ipotizzare che l'anonima possa essere vicina al mondo
ecclesiastico anche il fatto di avere descritto la Cecere come
una incline alla violenza. Una circostanza che farebbe
ipotizzare una conoscenza non superficiale. L'ex insegnante era
stata in istituto a Santa Margherita: potrebbe averla conosciuta
lì? Un quesito a cui potrebbe dare risposta la donna che
telefonò tre mesi dopo dicendo di avere visto Annalucia. (ANSA).
Omicidio Cella:testimone anonima forse vicina a mondo chiesa
La donna si definì 'signorina', ipotesi perpetua o suora