"Il vero blocco della 'decrescita felice' è rappresentato a Genova e in Liguria dal centrodestra.
Una grande opera realizzata come il ponte, non ha invertito la tendenza dei residenti e occupati in calo.
"Tra il 2015 e il 2019 la Liguria ha perso 50 mila residenti, il 3,3% della popolazione, più o meno una città come Sanremo, - sottolinea Orlando -. L'indice di invecchiamento in Regione è al 28,6%, a livello nazionale al 23,2%. Tra il 2008 e il 2015 si è perso il 5% degli occupati in Liguria, e i dati più recenti sono peggiori. Cito un arco temporale che riguarda anche gli anni di Governo del centrosinistra perché la mia valutazione non riguarda i meriti e i demeriti, ma vuole porre una domanda: davanti a numeri come questi è sufficiente aver ricostruito un ponte come patente per invertire la tendenza? Credo di no - ha concluso -. La narrazione che fa il centrodestra è esattamente questa, una buona performance sarebbe in grado di rovesciare i numeri. Genova è il capoluogo dove il trend si può contrastare o assecondare. C'è anche chi accredita dall'opposizione la narrazione del ponte". "Il nostro compito è parlare con tuttima senza alcun veto, cerchiamo nella società civile, ma anche noi siamo una parte della società", dice il ministro, "perché possiamo vincere a Genova". Per farlo il Pd ha bisogno di ricercare la vocazione maggioritaria, ma il partito deve recupera voti in quel bacino che è sempre stato la forza dellasinistra, il voto popolare. E per farlo capire Orlando illustra alcuni dati: "Il Pd ha il 37% di elettori tra i pensionati, il 25% tra dirigenti e professionisti e il 19,6% tra i lavoratori autonomi, quello che una volta si definiva il ceto medio. Il 14% tra i disoccupati e l'8,2% tra gli operai. Credo che, dopo un'analisi di questo genere, sarebbe opportuno che se ne parlasse. Credo che si debba riconquistare voti in certe fasce di società. Lo dico perché noi, in questa regione, abbiamo misurato esattamente questa frattura, la frattura tra ceto medio e mondo operaio ".
Comunali Genova: Orlando, c.destra è vera 'decrescita felice'
Possiamo vincere, cerchiamo nella società civile e nessuno ponga veti alle alleanze