(ANSA) - GENOVA, 27 NOV - "Nel momento in cui una parte non proprio irrilevante e un alleato non proprio trascurabile dell'Italia, come la Germania, sembra cambiare profondamente linea su questo fronte, credo che sia inevitabile che una qualche riflessione la si faccia anche nel nostro Paese". Lo ha detto il ministro del Lavoro Andrea Orlando alla VI Conferenza nazionale sulle dipendenze riferendosi all'annunciata legalizzazione della cannabis in Germania.
La ministra per le Autonomie, Maria Stella Gelmini, invece, prende le distanze: "Dico con chiarezza che faccio parte di un pensiero, di una corrente culturale, che non solo è contraria a qualsiasi forma di legalizzazione di ogni tipo di sostanza stupefacente. All'interno del Governo ci sono su questo tema sensibilità diverse"- Le ha fatto eco il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri: "Non condivido l'intervento di Orlando e trovo ipocrita l'atteggiamento della Dadone che fa le interviste per la legalizzazione e poi non ne parla in questa Conferenza".
"Sono d'accordo con chi ha detto che non bisogna usare le droghe per fare campagna elettorale, ma non credo che la droga si combatte legalizzandola, non mi risulta che dalle dipendenze legalizzate ci sia stato un grande risultato nel loro utilizzo o non utilizzo", ha detto il presidente del Friuli Venezia Giulia e presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga.
Sul tema è intervenuto anche don Ciotti. "Credo che i dubbi siano più sani delle certezze, credo che il tema della legalizzazione della cannabis meriti un tavolo serio lontano dalle ideologie e dai moralismi per chiedersi cosa è meglio fare, non dimenticandosi che abbiamo già il gioco d'azzardo e le sigarette: il nostro Paese è pieno di ambiguità". (ANSA).
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