Liguria

Unar scrive a Sestri Levante, via discriminazioni migranti

Comune ha accolto invito per gare edilizia pubblica

Redazione Ansa

 Il Comune di Sestri Levante, dopo l'intervento dell'Unar, l'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha rimosso i requisiti discriminatori nei confronti dei cittadini stranieri originariamente contenuti nel "Bando di concorso per l'assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (Erp) che si rendano disponibili nel comune di Sestri Levante - anno 2021". Lo annuncia una nota dell'Unar.
    "L'Amministrazione comunale non solo ha accolto l'invito dell'UNAR a rimuovere i profili discriminatori dell'avviso pubblico ma ha anche risposto positivamente alla richiesta di proroga di 30 giorni dei termini dello stesso, la cui scadenza era inizialmente fissata al 16 dicembre".
    Nello specifico, tra i requisiti per l'ammissione al concorso veniva richiesta "la residenza anagrafica o attività lavorativa esclusiva o principale da almeno 5 anni" in determinati Comuni e l'onere aggiuntivo della prova della impossidenza ovvero della "non titolarità di diritti di proprietà o di altri diritti reali di godimento su beni immobili adeguati alle esigenze del nucleo familiare ubicati all'estero" per i soli cittadini di Stati membri della Unione Europea e extra UE, che avrebbero dovuto produrre, in sede di verifica dei requisiti di accesso, certificati o attestazioni per provare che tutti i componenti del nucleo familiare non possiedono alloggi adeguati nel Paese di provenienza".
    In particolare, l'Unar ha sottolineato come "il requisito della anzianità di residenza costituisce una discriminazione indiretta per tutti coloro che, nella maggior parte dei casi stranieri, sono solitamente residenti da minor tempo rispetto a chi è nato e cresciuto nello stesso Comune".
    L'Unar ha anche rilevato che "l'ulteriore onere aggiuntivo della impossidenza di proprietà all'estero previsto solo i cittadini stranieri comportava, di fatto, l'esclusione dalle graduatorie di assegnazione di molte famiglie, anche se in condizione di grave bisogno".

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