(ANSA) - GENOVA, 10 GEN - C'è anche Francesca Ceotto, candidata a viceconsole, nella lista presentata dal console uscente Antonio Benvenuti, che si presenta chiedendo il voto per guidare la Culmv per il quinto mandato consecutivo. Prima donna a entrare nel consiglio della Compagnia unica nel 2015, adesso è anche la prima donna candidata al posto di vice, al fianco di Luca Ledda, viceconsole uscente.
Presentata anche la lista di Ciuffardi che, dice "vogliamo ruolo più centrale. "Crediamo che per il futuro la Compagnia abbia bisogno di un ruolo più centrale di quello che ha avuto in questi ultimi anni, di guardare un po' più al futuro in un porto che cambia". E' uno dei punti del programma della lista che si presenterà con Silvano Ciuffardi candidato console alle elezioni della Culmv, in alternativa a quella del console uscente Antonio Benvenuti. Mille soci, età media attorno ai 47 anni, la Culmv va al rinnovo del consiglio di amministrazione il 18, 19 e 20 per la prima volta con due candidati consoli ufficiali, con le proprie liste. "Innovare per mantenere" la lista di Ciuffardi, attuale viceconsole della Culmv, parte da tre capisaldi "Autogestione, indivisibilità, indipendenza politica". Con Ciuffardi si candidano viceconsoli Massimiliano Mongiardino, Ubaldo Romairone e consiglieri Alberto Bocchetti, Franco Marenco (componente della segreteria Pd di Genova), Emilio Meneghello e Davide Pagano. "E' evidente che il punto di partenza è il piano di risanamento votato dai soci che mette in sicurezza la Culmv - ha spiegato oggi Ciuffardi presentando la squadra ai giornalisti e il programma - nessuno vuole metterlo in dubbio, ma quello che pensiamo è - quando si concluderà - la Compagnia debba avere una sua autonomia finanziaria e sia presente da protagonista anche nelle scelte che riguardano il porto. Nei prossimi anni lo scalo cambierà la sua fisionomia non solo dal punto di vista infrastrutturale ma dei soggetti che stanno investendo". E i candidati ribadiscono anche che non c'è nessuna ipotesi di trasformare la Culmv: "Non vogliamo diventare un'agenzia di lavoro o ancora peggio diventare spacchettati in più articolo 16". Fra i vari punti si parla di formazione e anche di "rivedere il confronto interno" aumentando il coinvolgimento dei soci, anche pensando a un gruppo che lavori a supporto del consiglio di amministrazione.
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