I funzionari dell'agenzia delle dogane della Spezia, i finanzieri della Guardia di Finanza e il Ros dei Carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore della Dda di Genova Federico Manotti, hanno portato a termine una complessa e articolata indagine transnazionale svolta sotto il coordinamento della direzione distrettuale antimafia di Genova in raccordo con la Procura della Repubblica della Spezia bloccando all'interno del porto mercantile 412 kg di cocaina. La droga era nascosta in un container proveniente dalla Repubblica Dominicana diretto al porto di Valencia sul quale era stato posto un sigillo falsificato.
La cocaina, nascosta in un carico di carta da macero, era suddivisa in 12 pacchi contenenti 359 panetti pronti per essere prelevati con il sistema del cosiddetto rip-off, che consiste nel riporre la droga immediatamente dietro i portelloni del container in modo da poter essere agevolmente prelevata dai trafficanti durante la sosta delle merci nelle aree portuali. La cocaina era di elevatissima qualità e purezza e avrebbe fruttato, una volta immessa nel mercato, oltre 100 milioni di euro. L'attività di servizio, che testimonia l'efficace azione condotta in sinergia da Adm, Guardia di Finanza e Carabinieri, "si pone nell'ambito del costante monitoraggio delle spedizioni dal Sudamerica - si legge in una nota - che aveva già consentito ingenti sequestri di droga nel porto spezzino". Due anni fa, infatti, nel porto di Spezia erano stati trovati e sequestrati 338 kg di cocaina nascosti all'interno di lastre di granito provenienti dal Brasile.
Droga: sequestrati in porto Spezia 412 kg coca
Operazione Agenzia Dogane, Gdf e Ros