(ANSA) - GENOVA, 26 GEN - Nel porto del futuro forse ci
saranno meno gruisti, ma più tecnici, manutentori e figure
professionali in grado di occuparsi e gestire i processi di
automazione dello scalo. Il tema dell'occupazione è al centro
dell'attenzione alla Spezia, dove è stato approvato nelle scorse
settimane il piano dell'organico del porto.
L'investimento previsto dal piano dell'organico del porto è di
mezzo milione per formare e adeguare le professionalità
presenti. "Il progresso tecnologico non si può arrestare, per
l'organizzazione del porto potrebbe tradursi in una possibile
contrazione degli organici. Per questo occorre gestire il
processo e lavorare sulla riqualificazione del personale
esistente". Un polo unico della formazione, legato al navale e
alla difesa, era stato proposto dal ministro Andrea Orlando.
"Un'idea che personalmente supporto e condivido e credo che nei
prossimi mesi anche l'Authority potrà impegnarsi per la
realizzazione di un progetto di questo tipo". La crisi
determinata dalla pandemia non ha fatto perdere posti di lavoro.
Oggi siamo in risalita, si ricomincia ad assumere. Oggi sono
circa 1600 gli occupati tra tutte le imprese ex articolo 16, ma
allargando a tutto l'indotto arriviamo a 10 mila unità".
Oltre alla transizione ecologica e digitale, all'ampliamento
delle banchine commerciali, anche la realizzazione del nuovo
terminal crociere potrebbe "generare occupazione importante, di
tipo stagionale, per i servizi accessori legati al flusso dei
passeggeri". (ANSA).
Porto Spezia: Sommariva, meno gruisti e più automazione
Mezzo milione per formare nuove figure professionali