Liguria

Regeni: al Ducale di Genova uno striscione per avere verità

Ballerini, grazie per vicinanza. Bizzarri, vicini a genitori

Redazione Ansa

 "Ringraziamo la Fondazione Palazzo Ducale di Genova, il presidente Luca Bizzarri, con immensa gratitudine per l'esposizione dello striscione che chiede verità e giustizia per Giulio Regeni. Verrà esposto in un luogo storico dove molte persone potranno vederlo al loro passaggio, diventando così un suggerimento e auspicio affinché anche la città di Genova si colori di giallo per affiancarci nella richiesta di verità e giustizia processuale". Inizia così il messaggio dei genitori di Giulio Regeni che l'avvocato Alessandra Ballerini, legale della famiglia, ha letto nell'atrio del Palazzo Ducale di Genova, dove è stato esposto uno striscione.
    Il 3 febbraio di 6 anni fa, il corpo di Giulio Regeni, ricercatore italiano "scomparso" nove giorni prima al Cairo dove si trovava per svolgere il suo dottorato di ricerca per l'università di Cambridge, viene ritrovato senza vita con evidenti segni di tortura.
    "Da quel giorno non ci siamo mai fermati per chiedere verità e giustizia processuale - prosegue il messaggio - striscioni, panchine gialle, bracciali e spille con la scritta verità per Giulio Regeni, rappresentano un segno di vicinanza ma sono, soprattutto azioni di memoria attiva a sostegno della giustizia".
    Lo striscione esposto diventa atto politico. "Diceva Marco Pannella che la politica senza cultura non è politica - ha ricordato il presidente della Fondazione Palazzo Ducale, Luca Bizzarri - e la cultura senza politica non è cultura. Questo, quindi, è un gesto che la fondazione vuole fare per stare vicino ai genitori di Giulio e per chiedere verità. L'arte è anche ricerca della verità e questo, forse, e il posto ideale per chiederla".

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