La crescita per le aziende genovesi c'è stata anche nella seconda metà del 2021, ma con meno rincorsa e la stima per i prossimi mesi è negativa, con gli imprenditori più pessimisti e il rischio di rinvio degli investimenti. Gli indicatori economici presentati oggi da Confindustria Genova parlano di "ripresa a ostacoli", e gli ostacoli sono la difficoltà a reperire le materie prime, i prezzi elevati, i ritardi, i noli altissimi, il costo dell'energia alle stelle e pure la variante Omicron.
La logistica segna +5,7% del fatturato Italia e +3% di quello estero, il terziario avanzato +1,3 e +1, il turismo +35,2% e +12,5%. Solo finanza e assicurazioni segnano -2% di fatturato. "La prospettiva è ancora positiva - sottolinea il presidente di Confindustria Umberto Risso - e se a questo dovessimo aggiungere la graduale messa a terra degli investimenti derivati dal Pnrr, potrebbe contribuire ad aiutare questa ripresa, che è ancora in atto ma con tanti ostacoli che avremo ancora sperando che si attenuino". Giacomo Franceschini, responsabile del centro studi di Confindustria Genova a proposito del primo semestre 2022 sottolinea: "Le imprese si aspettano un fatturato ancora in aumento, anche se può essere causato da un ritocco dei listini (finora le aziende hanno in gran parte assorbito senza riversarli, riducendo i margini, i maggiori costi legati alla logistica e al caro energia), e un decremento di ordini soprattutto export che accusa le interruzioni e le difficoltà sulla catena dei valori, cioè la difficoltà di approvvigionarsi di materie prime e semilavorati e anche le strozzature lungo le filiere internazionali".
Confindustria, ripresa continua a Genova ma con ostacoli
Per le aziende 2021 ancora in crescita, ma timori per il 2022