(ANSA) - GENOVA, 26 FEB - "Questa è la classica operazione
dove 1 più 1 può fare anche 3. Con le filiali ex Ubi era
prioritario mantenere la clientela limitando il tasso di
abbandono.
Quando e perché ha cominciato a interessarsi a Carige? "Le
banche guardano sempre quello che accade all'esterno. Lo scorso
giugno abbiamo completato l'acquisizione di 620 filiali da
Intesa Sanpaolo, è stata un'operazione importante, ci ha portato
quasi 100 miliardi di masse intermediate, 1,7 milioni di
clienti, 5.000 dipendenti. Eravamo concentrati su quello, poi il
grande lavoro svolto ha dato risultati migliori delle attese: a
settembre ci siamo resi conto che il programma era stato
realizzato e che avremmo potuto guardare anche ad altro. La
struttura manageriale e di bilancio consentiva a Bper di fare
l'offerta e quindi abbiamo proceduto".
Punti di forza e debolezze di Carige? "Non mi piace parlare di
debolezze in casa d'altri. D'altra parte, il fatto stesso che la
Bce chieda il rafforzamento patrimoniale significa che ci sono
delle cose da sistemare. I punti di forza sono evidenti: grande
radicamento territoriale, 500 anni di storia, clientela molto
affezionata. Carige è una banca di territorio non dissimile
dalle Popolari. Pensiamo di incrociare un tipo di clientela che
riusciremo a soddisfare bene con la nostra cultura.
Intravvediamo similitudini e possibilità di crescita".
Carige: riorganizzazione della rete e marchio? "È evidente che
in Liguria stiamo parlando di un marchio storico, radicato sul
territorio: sta nei fatti, non lo dico io. È un tema che
affronteremo valorizzando il marchio, non cestinandolo". Fusione
a fine 2022? "Il nostro obiettivo è quello». Lei è un
ristrutturatore con un buon rapporto con il sindacato. Come fa?
"In un Paese civile i sindacati devono esistere, è una
controparte essenziale. Loro vogliono tutelare l'occupazione,
avere carichi lavoro e retribuzioni adeguate, avere un clima
aziendale positivo. La banca vuole le stesse cose, abbiamo solo
ottiche diverse. Se ci si confronta con onestà intellettuale si
ottengono buoni accordi". Confida in un buon accordo anche per
gli 800 dipendenti della sede centrale? "Sì. I sindacati non
sono degli sprovveduti, sanno che le aziende devono funzionare
bene per garantire posti di lavoro". (ANSA).
Carige-Bper: Montani, operazione in cui 1+1 può fare 3
Fusione a fine 2022