(ANSA) - GENOVA, 23 MAR - "A sei mesi dalla Cassazione ancora
la pena non è andata in esecuzione perché la richiesta di
affidamento in prova giace in un cassetto". Così Bruno Rossi,
padre di Martina, la studentessa genovese morta in Spagna undici
anni fa per la cui morte sono stati condannati i due aretini
Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi a tre anni per tentata
violenza di gruppo. Bruno Rossi ha testimoniato ad Arezzo al
processo ai sei portuali genovesi fermati due anni fa mentre
affiggevano cartelli a Castiglion Fibocchi, paese dove risiedono
i due imputati. "I tempi sono davvero troppo lenti" ha
commentato Bruno Rossi, accompagnato dalla moglie ad Arezzo. Sul
processo odierno Bruno Rossi ha commentato: "Chiedevano solo
giustizia, sono bravi ragazzi li conosco bene e non hanno fatto
niente di male. Io comunque non sapevo nulla di questo". I sei,
tra i 28 e i 57 anni, furono trovati in possesso di taglierini e
un bastone e denunciati dalla Digos. Il processo si è aperto
oggi davanti e riprenderà il 20 aprile. (ANSA).
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