Liguria

Depositata class action contro Aspi da 4,5 mld

Gruppo Lista Sansa, risarcire liguri per danni subiti

Redazione Ansa

 E' stata depositata presso il Tribunale di Roma l'istanza che dà il via a una class action da 4,5 miliardi di euro contro Aspi per "risarcire i liguri del danno d'immagine, economico e sociale subito a causa del crollo del ponte Morandi e dei cantieri autostradali infiniti". La più grande class action della storia d'Italia è stata promossa dal gruppo della Lista Sansa in Consiglio regionale della Liguria attraverso lo studio legale genovese dell'avvocato Mattia Crucioli, senatore de 'l'Alternativa c'è'. "Stimiamo un danno di 3 mila euro per ogni ligure", spiega il capogruppo Ferruccio Sansa. Entro due mesi il Tribunale di Roma dovrà esprimersi sull'ammissibilità o meno della class action. "Appena il Tribunale di Roma la dichiarerà ammissibile tutti i liguri potranno aderire gratuitamente online per ottenere un risarcimento di almeno 3.000 euro a testa": è l'obiettivo indicato dal capogruppo della Lista Sansa nel Consiglio regionale della Liguria Ferruccio Sansa. "E' la più grande class action nella storia d'Italia: 4,5 miliardi di euro di danni potenziali chiesti ad Aspi, - rimarca Sansa - per un formidabile atto di giustizia nei confronti di una società che ha messo in ginocchio la Liguria. La class action è una nuova forma di battaglia politica, perché consente ai cittadini dal basso 'tutti uguali' di far valere i loro diritti". Il consigliere regionale della Lista Sansa Roberto Centi ribadisce che "la quantificazione dei danni è avvenuta in modo scientifico sfruttando fonti autorevoli come l'Istat, l'Analisi del mercato immobiliare, i dati sul Pil e sull'impatto ambientale delle polveri sottili". "Uno studio scientifico dimostra che ognuna di queste voci a causa di Aspi è peggiorata in Liguria dopo il crollo del ponte Morandi. - sostiene Centi - A causa di Aspi c'è stato un peggioramento dell'economia, del benessere sociale e individuale in Liguria e la vicenda del ponte Morandi ha aperto il vaso di Pandora delle mancate manutenzioni autostradali".

Perché 3000 euro di danni a ligure 
Ammontano a 2.954 euro per ogni cittadino ligure i danni provocati da Aspi a seguito del crollo del ponte Morandi. E' la stima indicata in uno studio di un team di esperti coordinato dalla commercialista genovese Elsie Fusco e citato dalla class action da 4,5 miliardi. L'azione legale collettiva ha già visto in questi mesi la richiesta di pre-adesione di circa 6.000 liguri. "All'inizio della nostra avventura avevamo ipotizzato un danno di mille euro - spiega il capogruppo della Lista Sansa in Consiglio regionale Ferruccio Sansa - ma dopo un lungo studio siamo arrivati a stimare un danno effettivo di 2954 euro". Il danno patrimoniale riguarda tre voci: aumento dei prezzi per i beni di consumo a causa dei trasporti più difficili, il calo del Pil regionale con un conseguente impoverimento, e il calo del valore delle case più accentuato rispetto al resto d'Italia. "Dall'incrocio di questi dati è emerso che ogni ligure avrebbe subito 977 euro di danni dal 2018 al 2020 più altri 977 euro dal 2021 al 2023, quando si prevede finirà l'impatto dei cantieri. A questi si aggiungono mille euro di danni non patrimoniali - sottolinea il consigliere regionale della Lista Sansa Roberto Centi - che derivano da ore di coda che hanno causato un aumento dello smog, danni a salute e ambiente e l'aumento del 33% degli incidenti stradali mortali".
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it