(ANSA) - GENOVA, 31 MAR - La pioggia di emendamenti
presentati al Senato al disegno di legge sulla concorrenza
"gettano la portualità italiana e tutti i lavoratori coinvolti
in un mare di incertezza e precarietà". La Culmv Paride Batini,
la Compagnia unica dei camalli genovesi, alza la voce contro le
modifiche che riguardano il sistema portuale proposte da Lega,
Forza Italia, Fratelli d'Italia e Italia Viva, a partire dalla
possibilità di scambio di manodopera fra terminal diversi che
fanno capo alla stessa proprietà, finora vietato. "In questo
momento, difficile per la crisi pandemica non superata e per i
potenziali effetti della guerra in Ucraina, è irresponsabile
pensare a una "deregulation" nei porti" scrive la Compagnia in
una nota. "Permettere lo scambio di manodopera fra i diversi
terminal in mano ad un unico concessionario - sottolineano - è
un colpo letale all'organizzazione del lavoro che ha ben
funzionato nel nostro scalo, sia per le imprese sia per i
lavoratori, anche nei momenti più difficili. Il pool di
manodopera (articolo 17) non avrebbe più senso". Il via libera,
insomma, metterebbe in discussione la stessa Culmv. "Questo
tentativo va respinto - conclude la Compagnia -. Occorre altro
ai porti per guardare al futuro e comunque noi ci siamo per
impedire questo scempio sul fronte del lavoro portuale". Contro
gli emendamenti, criticati anche dal deputato ligure di Leu,
Luca Pastorino, si schierano i sindacati: "Attaccano il quadro
regolatorio del lavoro portuale e, conseguentemente dello stesso
mercato del lavoro del settore" ha dichiarato Natale Colombo,
segretario della Filt-Cgil nazionale, che contesta anche la
parte che riguarda il rilascio delle concessioni. (ANSA).
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