"Il rinvio a giudizio è la prima risposta giudiziaria. È un processo fuori dal comune anche per la situazione drammatica che ne è conseguita. Dopo tre anni possiamo dire che siamo solo all'inizio, ma è un inizio ben costruito, con radici ben solide. Vediamo come crescerà ma la pianta è ben impiantata nel terreno". Così il procuratore capo facente funzioni Francesco Pinto dopo i rinvii a giudizio per il ponte Morandi. "Nulla restituirà le vittime ai familiari. Ma il cambio di passo nella gestione da parte della società quanto meno ci dice che il sacrificio non è stato invano. Oggi c'è il riconoscimento - conclude Pinto - di un buon lavoro fatto fino ad ora dalla procura di Genova".
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