"Ho sempre sognato di riprendere Govi. Anni fa scrissi a Repetti e Sciaccaluga (allora rispettivamente direttore e condirettore dello Stabile) per dar loro la mia disponibilità a portare in scena le sue commedie se avessero deciso un' operazione del genere.
La regia è dello stesso Solenghi mentre scene e costumi sono di Davide Livermore. Accanto a Solenghi, Elisabetta Pozzi nei panni di Giggia, la moglie, l'indimenticabile Rina. Il cast è completato da Roberto Alinghieri (Venanzio e assistente alla regia), Stefania Pepe, Laura Repetto, Isabella Loi, Federico Pasquali, Pier Luigi Pasino, Riccardo Livermore.
Affrontare Govi non è facile: "Mi sono trovato a un bivio - spiega Solenghi - imitarlo o fare qualcosa di totalmente diverso. Ho scelto una terza via, l'ho clonato. Govi è ormai una maschera ligure e se non ho problemi a rifare Arlecchino non debbo averne a riprendere Govi….". "Secondo me I Maneggi è la commedia in cui la maschera goviana si prende più spazio. Ha una trama più esile rispetto ad altre e fa emergere in maniera ancora più forte Govi". "L'amore per Govi nasce da ragazzino. Un giorno giocavo a pallone con gli amici e arrivò la notizia che Govi stava pranzando con la moglie Rina al Ristorante Lillo. Ci precipitammo. Lui fu cordialissimo: fece un autografo su un tovagliolino di carta con uno schizzo con il suo volto. Rimasi affascinato e da allora sogno di interpretarlo". Govi e la moglie Rina spesso improvvisavano. Lei e Pozzi vi atterrete al copione o improvviserete? "No, per me la comicità è matematica.
Un conto è se si fa un one man show; qui c'è un testo supercollaudato non si può scantonare". (ANSA).
Teatro: Solenghi, realizzo un sogno, clonerò Govi
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